martedì 27 ottobre 2020

STEP#07 - Il mito

Romolo e Remo sono i due gemelli nati dall’unione della vestale rea Silva (discendente dell’eroe troiano Enea) e del dio della guerra Marte. I due fratelli però erano nipoti del re Numitore, spodestato dal fratello Amulio

Nel timore che crescendo potessero rivendicare il trono, Amulio ordinò che i gemelli fossero annegati nel fiume Tevere. La cesta s’incagliò in un’ansa del fiume, ai piedi del colle Palatino; qui una lupa (animale sacro a Marte), richiamata dai loro vagiti, li raccolse e li allattò fino a quando non furono trovati dal pastore Faustolo, che li accudì e li allevò assieme a sua moglie Acca Larenzia

Divenuti adulti, Romolo e Remo uccisero Amulio e, secondo il volere degli dei, fondarono una città proprio sul colle Palatino, nel luogo dove la lupa li aveva trovati e salvati. Fu Romolo a scegliere il nome della città, Roma, e a tracciare il solco che nessuno poteva attraversare armato. Remo, però, invidioso del fratello, decise di varcare il solco con le armi in pugno. Fu così che Romolo uccise il fratello Remo e divenne il primo re dei sette re di Roma. Era il 21 aprile del 753 a.C.


Essendo a conoscenza che la provenienza della groma è dalle civiltà Mesopotamiche e più precisamente dalla Grecia, chi può sapere che non sia stato proprio Enea a portare con sé lo strumento in fuga da Troia, facendolo giungere fino a Roma tramite Romolo, e che proprio lui non si servì di tale strumento per tracciare il leggendario solco della città?...



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