I francobolli sono inestimabili cimeli storici, ogni francobollo è in grado di raccontarci qualcosa...Per il racconto della groma, durante qualche ricerca ho trovato due interessanti francobolli che testimoniano quanto letto sulla groma e sulle sue antiche origini.
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| "100 anni de Egyptian Survey Autority (1998)" |
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| "75 anni de La Società Egiziana degli Ingegneri (1995)" |
I brevetti furono introdotti nel 1790 dal Congresso degli Stati Uniti d'America. Nel 1852 fu istituito in Inghilterra il primo ufficio brevetti. Trattasi di periodi ovviamente molto lontani dall'epoca in cui i gromatici suddividevano i terreni e tracciavano strade. L'antico strumento delle centuriazioni romane non presenta infatti alcun brevetto ufficiale, ma è possibile fare affidamento ai brevetti del teodolite, strumento topografico più evoluto, che presenta tratti e caratteristiche comuni alla groma.
Per raccontare l'evoluzione dei brevetti dei teodoliti ho scelto tre brevetti ufficiali appartenenti a 3 periodi differenti comporesi tra inizio e fine '900.
1938, inventore Curtis H. Veeder, Brevetto US2109186A
Mentre navigavo su un noto sito di immagini, mi sono imbattuto in una riproduzione di una pubblicità risalente al secolo scorso, appartenente ad un'attività di geometri o tecnici del territorio.
A quel punto mi sono domandato, in un'epoca nella quale la pubblicità, di qualunque genere essa possa essere, ancora non esisteva, quali caratteristiche poteva avere quest'ultima ai tempi dei romani? Poteva essere simile per gli agrimensores dell'antica Roma?
All'epoca non tutti erano in grado di leggere e scrivere quindi si presume che le pubblicità, ammesso che già esistessero, fossero più raffigurative. Detto ciò la proprietà privata non esisteva, quasi tutto il podere apparteneva all'imperatore, dunque era egli a scegliere di incaricare i gromatici per eventuali suddivisioni fondiarie, per la realizzazione delle strade o di nuovi confini. Di conseguenza non credo vi fossero vere e proprie pubblicità per questo tipo di professione. Magari una statua simboleggiante un agrimensores, come quelle raffiguranti i grandi imperatori, avrebbe sottolineato nella maniera corretta l'importanza di questo mestiere.
La presenza di tale strumento all'interno di prodotti cinematografici è ovviamente molto difficile in quanto lo strumento è di antica fatturazione ed all'epoca del suo utilizzo il cinema ancora non esisteva. Di conseguenza la ricerca si è orientata verso strumenti aventi caratteristiche simili o lontanamente riconducibili alla groma. A tal proposito il film in questione è "I Misteri del giardino di Compton House", diretto da Peter Greenaway, narrante le vicende avvenute nel 1694 nella campagna inglese, ove Mrs. Herbert, moglie di un ricco proprietario terriero, assume il paesaggista di successo Mr. Neville per eseguire dodici disegni della propria dimora di Compton House.
Lo strumento utilizzato da Mr. Neville per prendere le proporzioni della casa e riportarle sulla tela è un particolare treppiede, sul quale è ancorata una cornice suddivisa in quattro quadranti uguali fra loro mediante dei fili di ferro. Il principio di funzionamento è simile a quello dello strumento degli agrimensores romani, in quanto mediante tale strumento il paesaggista collima visivamente un punto della dimora, tramite i fili di ferro, in modo tale da prenderne le proporzioni. Allo stesso modo tramite i bracci della groma si collimava la metae (asta infissa nel terreno) al fine di tracciare una linea perfettamente diritta.
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| Strumento utilizzato da Mr. Neville |
Bibliografia
Giuseppe ARAGOSA, Viaggio nella Storia. Da Saticula alle Terre dei Gambacorta, Quaderno n°7, Cerreto Sannita (BN): Tetaprint, 2015
C. ROSSI, M. CECCARELLI, M. CIGOLA, La groma, lo squadro agrimensorio e il corobate. Note di approfondimento su progettazione e funzionalità di antiche strumentazioni, in "Disegnare idee immagini", Anno XXII (2011), n°42
M. DELLA CORTE, Groma, in R. Accademia Nazionale dei Lincei (a cura), Monumenti Antichi, XXVIII, P. la, Milano, 1922
E. BOCCALERI, L'uso della Groma in età romana, in Esperienze e Progetti 125, anno XXVI n°1, Gennaio-Febbraio, Laigueglia (SV), 1999, 26-29
