martedì 5 gennaio 2021

STEP#23 - La normativa

Ovviamente per uno strumento antico come la groma non vi sono norme ufficiali che ne regolino l'utilizzo, anche perché lo strumento è ormai in disuso da più di mille anni: si fa dunque affidamento alla letteratura scientifica.

La letteratura concernente tale professione è rappresentata da una raccolta miscellanea di trattati databili dal I al V secolo d.C. e riguardanti le tecniche di misurazione e di delimitazione dei confini, la realizzazione di mappe, le norme regolanti la proprietà fondiaria in relazione all'attività degli agrimensori. La raccolta è pervenuta ai giorni odierni in un'edizione del V secolo (Corpus Agrimensorum Romanorum). 

Essa rappresenta una sorta di Compendium dell'ars gromatica, indirizzata probabilmente a chi volesse intraprendere una carriera in tale settore. Le prime due edizioni critiche degli scritti dei gromatici sono Gromatici Veteres di F. Blume e K. Lachmann (1848-1852) e Corpus Agrimensorum Romanorum di C. Thulin (1913). Quest'ultima purtroppo è rimasta incompiuta, limitandosi ai soli test degli agrimensori più noti quali Sesto Giulio Frontino, Agennio Urbico, Igino Maior, ecc.

Bibliografia: Blume F., Lachmann K., Rudorff A., Die Schriften der romischen Feldmesser, 2 voll., Berlino, 1848-1852, rist. Hildesheim, 1967; Boccaleri E.

Link: Raccolata opere degli agrimensori romaniInformazioni sui gromatici e letterature



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