Gròma s. f. [dal lat. groma]. – Strumento agrimensorio, costituito da due bracci uguali incrociantisi perpendicolarmente tra loro, imperniati con un rostro su un’asta infissa nel terreno e portanti alle estremità quattro fili a piombo; era usato dai Romani (forse fino al sec. 3° d. C.) per le misurazioni e le distribuzioni agrarie, per tracciare le linee decumane e i cardini delle città.
L'etimologia della parola groma deriva dal greco γνώμων, gnṓmōn, indicatore (dalla stessa origine deriva anche lo gnomone). Lo strumento sembra aver avuto origine in Mesopotamia e da qui fu importato dai Greci nel IV secolo a.C.; dai Greci passò agli Etruschi e successivamente il suo utilizzo passò ai Romani.
Link: Vocabolario Treccani
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